Storia Gran Canaria

Storia di Gran Canaria

Chiamata anticamente Tamarán, probabilmente per il gran numero di alberi da dattero (tamarindi) presenti sull’isola, Gran Canaria si arrese definitivamente al dominio dell’impero spagnolo tra il 1478 ed il 1483. Anni decisivi, questi, in cui i conquistadores si susseguirono fino a fare soccombere la bella isola.

Il primo fu Juan Rejón, sostituito poi (malgrado il suo successo su Doramas, capo del regno di Telde) da Pedro de Vera. Anche in questo caso, però, fu la progressiva cristianizzazione a giocare un ruolo decisivo nella conquista: quando anche il capo guancho Tenesor Semidan si convertì al cristianesimo, riuscì a persuadere il suo popolo a fare lo stesso e a capitolare.

Da allora si susseguirono sull’isola avventurieri in cerca di fortuna provenienti dai paesi più disparati, dalla Spagna all’Italia, dalla Francia alla Gran Bretagna. Gran Canaria entrò in un vortice di crescita economica in cui si intensificarono gli scambi con i paesi limitrofi ma anche con le lontane terre d’oltreoceano.

Questa fioritura andò scemando con il calo della richiesta di zucchero ma riprese con sicurezza verso la fine del 1800: successo, questo, che dovette suo malgrado spartire con la vicina ed altrettanto florida Tenerife, provocando una rivalità che ancora oggi in qualche modo persiste.

 

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